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La drammatica vicenda dell'Arte in Italia.

Più che un titolo direi un sottotitolo. Ma decisamente più esplicativo di "Requiem" o "Epilogo" in quanto sono solo termini vaghi per definire la più agghiacciante delle realtà. Ebbene sì, l'arte in Italia è un paziente abbandonato alla sua tremenda agonia in uno dei qualsiasi ospedali sovraffollati della penisola causa mancanza di fondi e personale. Per non sbagliare gli si stacca oltretutto l'alimentazione e l'ossigeno. Caso mai ci fosse il rischio che si riprenda. Stiamo assistendo da alcuni anni alle fasi finali di un assassinio nei confronti della cultura perpetrato da chi dovrebbe difenderla, custodirla ed incrementarla. Siamo persino giunti ai falsi allarmismi - smentiti dall'attuale ministro dell'Istruzione Carrozza - in cui viene dato per abolito l'insegnamento della storia dell'arte nelle scuole superiori, già ridotto drasticamente dalla riforma Gelmini. Il perché di questi eccessi puramente disfattisti sono giustificati da c

Mostre - Cleopatra. Roma e l'incantesimo dell'Egitto.

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Si sta concludendo a Roma la mostra su Cleopatra ospitata dal Chiostro del Bramante , iniziata il 12 Ottobre 2013 e con ultima data disponibile il 2 Febbraio 2014. La mostra è stata prodotta da Artemisia Group e curata da Giovanni Gentili e, come si evince del titolo stesso, tratta dell'influenza che l'Egitto ha avuto su Roma alla fine della dinastia Tolemaica. Premetto che la precedente mostra su Cleopatra tenutasi a Roma nel 2000 presso Palazzo Ruspoli organizzata dalla Fondazione Memmo è rimasta fortemente impressa nei miei ricordi, in quanto andai a vederla più volte. L'attuale esposizione ha ospitato alcuni reperti inediti al pubblico e un numero abbondante di pezzi da repertorio che si possono trovare in qualsiasi museo che abbia una sezione dedicata al Tardo Egitto e all'Archeologia Romana. Lo svolgimento dei percorsi ideati era accompagnato da audiovisivi ripetuti all'infinito su schermi piatti all'interno delle piccole sale; con evidente stu

Libri - I racconti di un giovane medico

Cosa accade ad uno studente di medicina appena laureato catapultato nella dura realtà della campagna russa? Lo racconta con grande ironia e severità Michail Bulgakov , nato a Kiev nel 1891 e morto nel 1940, medico e scrittore. Proprio i suoi studi universitari e l'esperienza vissuta come medico in una piccola zona rurale lo ispirarono per questa raccolta di sei racconti edita nel 1963 per la prima volta a seguito delle precedenti pubblicazioni dei singoli racconti tra il 1925 e il 1926. Successivamente, nel 1982 si arrivò all'edizione completa comprendente anche gli ultimi tre racconti L'eruzione stellata , Morfina , Io ho ucciso che porta a nove il totale dei capitoli. I racconti di un giovane medico - o Appunti di un giovane medico - sono ambientati in un ospedale di campagna nel 1916 dove giunge il giovane dottor Bomgard appena laureatosi a Mosca. I singoli racconti sono tutti in prima persona e non seguono una linea temporale ben precisa ma simulano ciò che acc

1.000.051 auguri! L'Arte compie gli anni.

Avreste mai detto che anche l'Arte ha il suo compleanno? Proprio così secondo Robert Filliou (1926-1987) che colloca tale data nel giorno del suo stesso compleanno: 17 gennaio di 1.000.051 anni fa. Questa notizia sta oggi rimbalzando nel web attraverso l'iniziativa di Dicono di Oggi , progetto editoriale iniziato nel 2013 in cui vengono utilizzati i vari riferimenti ai giorni dell'anno all'interno di romanzi, racconti poesie, ma anche opere d'arte, film e canzoni. In questa giornata si può inviare un tweet a @diconodioggi con l'hashtag #ArtsBirthday recante ciò che si vorrebbe portare alla festa di compleanno: tutto ciò che è compreso nel vasto panorama artistico dalla preistoria ad oggi! Ringrazio sentitamente gli ideatori e curatori di Dicono di Oggi per questa stupenda quanto brillante idea in un panorama italiano in cui l'Arte viene svilita ed abbandonata non per diretta volontà del cittadino. Ecco il link di riferimento all'iniziativa

Starbucks, tu non puoi passare.

Le frontiere italiane sono ben sigillate di fronte al colosso americano che ormai ha invaso quasi tutto il mondo. La notizia dell'arrivo di Starbucks in Italia è circolata specialmente negli ultimi giorni, dando come primo luogo di apertura Torino; diversi siti e blog sono caduti nella falsa notizia annunciando l'evento ormai prossimo con giubilo degli appassionati di intrugli ipercalorici dal vago ricordo di caffè. Starbucks non è solo un modo diverso di bere il "caffè americano" ma un vero stile di vita: le caffetterie sono punti dove incontrarsi, leggere il giornale, usare gratuitamente la connessione wireless, sorseggiare bicchieroni di qualcosa che di caffè ha solo il ricordo e mangiare qualche muffin dai gusti più vari. Usanze molto difficili da impiantare nel Bel Paese, nel quale il caffè viene spesso bevuto in piedi al volo come momento di stacco dalle attività intraprese. Così l'Italia non ha ceduto anzi, sta ampliando l'esportazione di vari marchi

Il ritorno di Palahniuk.

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Solito lunedì da dimenticare? Allora rendiamolo almeno passabile con qualche notizia che farà sorridere sia i lettori che gli amanti del cinema. Parliamo di Chuck Palahniuk . Per chi ancora non lo sapesse, mister Palahniuk è uno scrittore contemporaneo di successo, giornalista freelance, saggista e reporter di viaggio. Nasce nello stato di Washington e vive a Portland, in Oregon. Ancora niente? Come primo romanzo pubblicato ha scritto Fight Club . Lo so, si è accesa la lampadina agli ultimi che rimanevano dubbiosi. Infatti per chi non conoscesse il romanzo c'è il famosissimo film omonimo diretto da David Fincher con Brad Pitt, Edward Norton e Helena Bonham Carter. Un film che ha segnato un'epoca con la sua critica al consumismo e all'alienazione dei nostri tempi. Tutti nella propria vita avranno detto o sentito dire almeno una volta "Prima regola del Fight Club: non parlate mai del Fight Club. Seconda regola del Fight Club: non dovete parlare mai del Fight Club&qu

Serie Tv - Hannibal

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Domenica in poltrona. Che fare? Andare a vedere un film al cinema con tutti i rischi del caso? Diciamo la verità, l'idea di trovarsi a far file per i posti che spesso risultano esauriti, sedersi in sale gremite di persone maleducate che parlano e rispondono al cellulare durante la proiezione, uscire dopo aver visto un film deludente con conseguente perdita di parecchi euro e giramento di scatole a livello professionale non fa impazzire di gioia. E allora qual è la soluzione ad un pomeriggio di relax in cui non si vuole far altro che star comodi e svagarsi senza grossi impegni? Personalmente suggerirei un buon libro, ma se si è in compagnia l'idea vincente è guardare un buon telefilm. Con una vagonata di pop corn, naturalmente. Per questa volta vorrei parlarvi di Hannibal, la serie tv americana prodotta da Bryan Fuller per la NBC nel 2013 ispirata ai libri di Thomas Harris. Come si può dedurre non si tratta di commedia ma di una serie tv drammatica tra poliziesco, thriller